Articolo della Rubrica “Psiche era una donna”
“Quel meraviglioso sistema complesso che è la donna”
I sistemi complessi mi hanno sempre affascinato, il ritrovare le stesse caratteristiche nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande, l’individuare elementi simili nelle discipline scientifiche e nelle discipline sociali, nel cavolfiore o nei frattali, nella cellula o nell’azienda mi ha sempre appassionata e al tempo stesso rassicurata.
Così è la donna: un meraviglioso sistema complesso, composto da innumerevoli elementi e influenzato da infinite variabili che appassiona e alla fine comunque rassicura, perché sappiamo che nella sua grande varietà di sfaccettature è comunque famigliare e rassicurante.
Siamo dinamiche, veloci, inafferrabili e sfuggenti, e come i sistemi complessi non ci muoviamo in modo lineare ma scegliamo strade diverse, soluzioni alternative e creative, che a prima vista possono confondere, ma che portano agli obiettivi che di volta in volta ci prefiggiamo.
Siamo autoregolanti, se ci rendiamo conto che stiamo sbagliando ci diamo un’aggiustata, naturalmente con i nostri tempi; adattive al punto giusto, appena ci rendiamo conto che la situazione lo richiede modifichiamo i nostri comportamenti per adeguarci alle richieste dell’ambiente che ci circonda.
Se rimaniamo stabili per lunghi periodi non è detto che questo sia il nostro stato definitivo, anzi… basta una piccola variazione sul tema che si innesca un breve – si spera – periodo caotico, che porta ad un nuovo periodo di stabilità, e così via verso nuove biforcazioni che porteranno a nuovi equilibri dinamici.
L’elenco potrebbe continuare, perché le caratteristiche che ci accomunano ai sistemi complessi sono tante, ma forse quella che ci rende più simili è una sola, che racchiude in una sola parola la meraviglia della nostra femminilità: siamo imprevedibili, e con noi non vi annoierete mai.
Articolo a cura di Emanuela Barreri, originariamente apparso su Turin Business Network Donna https://www.facebook.com/TBNDonna/