Confidenze troppo… Intime
Il film che ci racconta del lavoro del commercialista… un lavoro che in realtà è molto di più
Francia, un palazzo come tanti. Un lungo corridoio con tante porte. Una donna esce dall’ascensore e percorre il corridoio, suona ad una porta. Trova un consulente, inizia un percorso… chi aiuterà chi lo sapremo (forse) solo alla fine del film.
Confidenze dal commercialista
Confidenze troppo intime nasce da un equivoco e prosegue anche quando l’equivoco è svelato.
Il fiscalista che sa ascoltare e che dà conforto non è poi così tanto lontano dalla realtà; quante volte i nostri clienti ci raccontano le loro storie e le loro preoccupazioni, chiedendoci consiglio perché si fidano di noi?
I clienti hanno bisogno di parlare con il commercialista
Nei nostri studi, anno dopo anno, sono transitati figli, matrimoni, lutti, amanti… un enorme bagaglio di sentimenti e di emozioni che i nostri clienti ci hanno consegnato non soltanto perché dovevano farlo per “pagare le tasse”, ma anche perché avevano bisogno di parlare con noi.
Questa è una grande ricchezza, di cui spesso non ci rendiamo conto perché solitamente la nostra professione non viene considerata tra le professioni di “aiuto” mentre in realtà lo è, o almeno, lo è diventata negli ultimi anni.
Dal commercialista non si parla solo di tasse e scadenze
Il rapporto con il denaro e con le tasse genera ansia e preoccupazione, in particolare modo nei momenti di crisi, e spesso il commercialista è colui che raccoglie queste ansie e queste apprensioni.
Nel film, il vero analista dice al fiscalista “In fin dei conti facciamo lo stesso mestiere, trattiamo tutti e due delle nevrosi, di quello che si dichiara e di quello che si nasconde”.
Ed in effetti noi ci ritroviamo spesso ad essere investiti del ruolo di confessore.
L’importante è non farsi sopraffare dai problemi e delle ansie degli altri, perché se lo facciamo non siamo più di alcun aiuto.
Che cosa fa DAVVERO il commercialista per i suoi clienti?
Possiamo aiutare i nostri clienti perché abbiamo un’esperienza enorme che si è stratificata negli anni, un bagaglio di tanti segnali e indicazioni che ci hanno dato, cliente dopo cliente, storia dopo storia.
Esempi? A bizzeffe.
Tardare nel portarci i documenti, inserire per ultimo il costo del personale, parlarci per un’ora di fila per dirci alla fine la cosa più importante, disinteressarsi della contabilità… quante volte ci è stato detto “io non ci capisco nulla”?, farci richieste urgentissime stile pronto soccorso.
E poi non ci sono solo le parole e i comportamenti, ci sono i numeri… dietro ad un costo del lavoro elevato ci può essere una grande fatica nel lasciare a casa chi ci ha accompagnato per anni, dietro ad interessi passivi elevati un’insicurezza o una vergogna a negoziare con le banche e così via.
Insomma, un gran patrimonio di conoscenze e di sensibilità, che non dobbiamo sottovalutare ma anzi valorizzare.
Quindi professionisti “d’aiuto” coraggio e… buona visione del film!
Articolo a cura di Emanuela Barreri
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=nmqxT6I6H3U
Per chi volesse approfondire
http://www.psychiatryonline.it/node/2549
https://it.wikipedia.org/wiki/Confidenze_troppo_intime
http://www.psicolab.net/2008/confidenze-troppo-intime-di-patrice-leconte/
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