La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta.
(Confucio)
Quante volte ci siamo sentite perse, incapaci di reagire e convinte di non poter più ricominciare?
Il fallimento di un progetto, la perdita di un lavoro, la fine di un amore: ognuno di noi ha sperimentato almeno una volta nella vita un fallimento personale, piccolo o grande che sia. La sconfitta è ancora più amara se si è investito molto, se abbiamo messo tutte noi stesse in quel progetto o in quel lavoro o in quella relazione. Sul lavoro può capitare molto spesso: una mancata promozione, il fallimento di un’idea imprenditoriale, essere licenziati. Ci sentiamo frustati e pensiamo di non essere all’altezza e che non lo saremo mai. Ci sembra che gli altri siano sempre più bravi e in gamba di noi.
Per riuscire a ripartire e investire energie in nuove attività in modo che non falliscano nuovamente è fondamentale prendere coscienza di quanto accaduto, rielaborarlo e passare oltre. Molto spesso si preferisce mettere una pietra sopra e non affrontare quanto è accaduto, ma se lo facciamo rischiamo soltanto di mettere un rattoppo e di ripartire su fondamenta non solide.
Cercare di dimenticare cosa è successo è la soluzione più semplice, ma anche quella che ci rende nel tempo meno forti e meno preparati nell’affrontare nuovamente le difficoltà che inevitabilmente si ripresenteranno.
Come riuscire a ripartire?
Innanzitutto cominciare a fare le cose poco per volta, non darsi grandi obiettivi, ma fare piccoli passi giornalieri, costruendo poco per volta con costanza e perseveranza il percorso per raggiungere i nostri desideri, mattoncino dopo mattoncino.Altro ingrediente indispensabile per ripartire è parlare e confrontarci con gli altri, non aver paura di raccontare le nostre difficoltà. Se ci guardiamo intorno ci accorgiamo che i nostri problemi sono identici a quelli degli altri, non siamo i soli a cadere.
Tutti attraversiamo periodi difficili, solo che “da dentro” non riusciamo a vederlo, e in questo Facebook e i Social Network non aiutano, perché le immagini che le persone pubblicano sono quasi sempre troppo felici, appartengono ad un mondo perfetto. In realtà accanto a quel mondo perfetto ci sono sconfitte e cadute, che sono difficili da ammettere e che vorremmo cancellare dalla nostra vita. Però spesso non riusciamo a vedere che siamo in grado di sopportare molto di più di quanto pensiamo e che attraverso gli errori e le sconfitte impariamo.
Dopo aver superato un ostacolo siamo più forti e sappiamo come non ricadere.
In questa ripartenza è anche molto importante circondarsi di persone positive che sappiano infonderci con il loro ottimismo l’entusiasmo che abbiamo perso, in modo che possiamo vedere il bicchiere mezzo pieno. Possiamo scegliere chi frequentare e farci aiutare per ricominciare nuove avventure.
Una delle caratteristiche del genere umano è proprio la resilienza, cioè la capacità di autoriparazione e di ricostruzione del proprio pensiero positivo anche dopo le avversità, nonostante e indipendentemente da tutto quello che è capitato.
Essere resilienti è un grande vantaggio che ci permette di sognare di nuovo, anche quando non c’è una ragione per il nostro fallimento perché abbiamo fatto tutto quello che potevamo e non riusciamo a capire perché abbiamo perso. L’importante è ripartire verso nuove mete.
Articolo a cura di Emanuela Barreri, originariamente apparso su Turin Business Network Donna https://tbndonna.it/categorie/rubriche/psiche-era-una-donna/