La scorsa volta abbiamo parlato degli avvisi bonari, ovvero le comunicazioni dell’agenzia delle entrate in caso di omesso o carente versamento d’imposta.
Come vi ricorderete gli importi da avvisi bonari vanno versati entro 30 giorni dalla notifica.
Ma cosa succede se non pago?
L’agenzia delle entrate iscriverà “a ruolo” il mio debito, passandolo così alla nuova Agenzia delle Riscossioni, ovvero l’ex Equitalia.
Facendo un passo indietro… cosa è cambiato nel passaggio tra Agenzia delle riscossioni e Equitalia?
Per il contribuente, sostanzialmente niente.
Le sanzioni rimangono il 30% dell’imposta, i metodi di rateazione sono gli stessi (massimo 72 rate mensili), i tempi di pagamento per evitare ulteriori sanzioni continuano ad essere entro 60 giorni dalla notifica della cartella esattoriale. Il reale cambiamento sta nel passaggio da un’agenzia privata (Equitalia Spa) ad un ente pubblico (Agenzia delle Riscossioni), emanazione dell’agenzia delle entrate sotto il diretto controllo del Ministero dell’Economia.
Ecco un esempio di come si presenta una cartella esattoriale:
Nelle pagine seguenti della cartella invece l’Agenzia inserisce informazioni relative al dettaglio del debito e alle modalità di versamento.
Insomma, niente di nuovo sotto il sole!
Nelle prossime settimane andremo ad approfondire alcuni aspetti come il fermo amministrativo, le rateizzazioni, i ricorsi…rimanete connessi!
Un abbraccio,
Stefano e Marta
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