Oggi vediamo insieme l’ultima parte delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2018, tratteremo nel dettaglio quelle per gli Enti NO PROFIT, o Enti del Terzo Settore.
Buona lettura!
– Società sportiva dilettantistica con fine di lucro
La legge di bilancio 2018 introduce le società sportive dilettantistiche lucrative. Vincola lo statuto delle società sportive dilettantistiche con scopo di lucro ad avere un contenuto prestabilito.
In particolare, lo statuto deve contenere, a pena di nullità, le seguenti previsioni:
1. Nella denominazione o ragione sociale la dicitura “società sportiva dilettantistica lucrativa”;
2. Nell’oggetto o scopo sociale lo svolgimento e l’organizzazione di attività sportiva dilettantistica.
Gli amministratori non possono ricoprire la medesima carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla medesima federazione sportiva o disciplina associata o riconosciute da un ente di promozione sportiva nell’ambito della stessa disciplina.
In occasione dell’apertura al pubblico, dietro pagamento di corrispettivi, la società dovrà fornire la presenza di un direttore tecnico in possesso alternativamente di uno sei seguenti attestati:
1. diploma ISEF;
2. Laurea triennale in Scienze motorie;
3. Laurea quadriennale in Scienze motorie;
4. Laurea magistrale in Organizzazione e Gestione Servizi per lo Sport e le Attività Motorie o in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Prevendite e Adattate o in Scienze e Tecniche dello Sport.
E’ previsto che l’aliquota IRES di questi nuovi soggetti sia ridotta alla metà, scendendo, quindi dall’ordinario 24% al 12%.
Le società sportive con fine di lucro non potranno accedere ad alcuna agevolazione fiscale, (quali ad esempio, la possibilità di accedere ai benefici fiscali previsti dalla legge 398/1981) che rimarranno prerogativa esclusiva delle entità dilettantistiche prive di fine di lucro.
-Retribuzioni sportivo dilettante
Fino ad oggi i compensi corrisposti agli sportivi dilettanti non concorrevano a formare il reddito per un importo non superiore complessivamente nel periodo d’imposta a 7.500 euro. A partire dal 2018 la soglia dell’esenzione viene elevata da 7.500 euro a 10.000 euro. L’incremento della fascia esente, interessa TUTTI gli enti sportivi dilettantistici, lucrativi (i nuovi) e non lucrativi (i vecchi).
– Credito d’imposta – Sport bonus
Alle imprese del settore, che nel corso del 2018 effettueranno erogazioni liberali in denaro finalizzati ad interventi di restauro o ristrutturazione di impianti sportivi sarà riconosciuto un credito d’imposta, non rilevante ai fini del reddito e fruibile solo in compensazione d’imposta in tre quote costanti di pari importo, pari a 3 per mille dei ricavi. E’un credito d’imposta riconosciuto alle sole imprese in relazione ad erogazioni liberali modali, o funzionali e vincolate al finanziamento di interventi di restauro o ristrutturazione di impianti sportivi pubblici, ancorchè destinati a soggetti
concessionari.
Il credito è riconosciuto nei limiti del 3 per mille dei ricavi, ed è pari al 50% delle erogazioni liberali fino a 40.000 euro effettuate nel corso del 2018. La misura è soggetta ad un limite complessivo di spesa pari a 10 milioni di euro.
Il credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo, senza rilevare ai fini dell’IRAP e dell’IRES. I gestori di impianti destinatari dei contributi dovranno comunicare tempestivamente all’ufficio sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri l’ammontare delle somme ricevute e la loro destinazione e ne dovranno dare comunicazione anche sul proprio sito internet.
– Ammodernamento degli impianti
Viene introdotto, al fine di incentivare l’ammodernamento degli impianti gestiti da società di serie B, di Lega pro e di Lega nazionale dilettanti, un credito di imposta nella misura del 12% dell’ammontare degli interventi di ristrutturazione degli stadi, sino ad un massimo di euro 25.000,00.
Anche per questa parte è tutto,
alla prossima con “nuove novità”.
Saluti!
Staff Oltre il Dato