Che cosa possiamo fare se ci accorgiamo di avere sbagliato a compilare la nostra dichiarazione dei redditi o se non l’abbiamo proprio presentata?
Alle volte può capitare di commettere degli errori nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi a nostro sfavore per esempio omettendo di inserire dei redditi in tutto o in parte oppure a nostro favore per esempio dimenticandoci di inserire delle spese deducibili o detraibili, delle ritenute che abbiamo subito o dei crediti d’imposta.
In questi casi possiamo porre rimedio alle nostre dimenticanze evitando successivi controlli o accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate o di perdere eventuali vantaggi fiscali che ci spettano, mediante la presentazione di apposite dichiarazioni che possono essere a seconda dei casi:
– Correttive nei termini
– Tardive
– Integrative
Con la dichiarazione correttiva nei termini si ha la possibilità di sostituire integralmente una dichiarazione precedentemente presentata all’Agenzia delle Entrate inviandone una corretta entro il termine di scadenza previsto per legge, che quest’anno è il 31 ottobre 2018, senza irrogazione di alcuna sanzione.
Nel caso in cui per qualsiasi motivo non si riesce ad inviare entro il termine suddetto la dichiarazione si può ancora rimediare presentando con un ritardo non superiore a 90 giorni una dichiarazione tardiva e regolarizzando la violazione con il versamento spontaneo di una sanzione di 25 euro.
La dichiarazione presentata oltre i 90 giorni dalla scadenza viene invece considerata omessa con l’applicazione di sanzioni più gravose e l’impossibilità di avvalersi dell’istituto del ravvedimento operoso.
La corretta presentazione della dichiarazione dei redditi nei termini o la sua regolarizzazione mediante l’invio di una dichiarazione tardiva, consente ai contribuenti di poter presentare, per correggere eventuali errori ed omissioni commessi, una dichiarazione integrativa, entro il termine per l’accertamento dei redditi della relativa annualità.
Un saluto,
da Stefano
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