Halloween: quando un’azienda muore…

Stefano Barreri - Mediazione con gli Enti

31 ottobre, Halloween è arrivato. Si dia inizio alla festa dalla simbologia legata alla morte e all’occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca con una faccia sorridente o spaventosa, illuminata da una candela o una lampadina al suo interno.

“Trick or treat, smell my feet, give me something good to eat…”

Dolcetto o scherzetto?


Vedremo che cosa ci riserverà la manovra fiscale
, appena varata dal nostro governo e a più riprese bocciata dalla Commissione Europea.

Il ciclo vitale di un’azienda 


A parte gli scherzi e le feste, un’azienda, nel corso di quello che può essere definito il suo ciclo vitale, attraversa varie fasi: dall’ideazione e progettazione, alla nascita e costituzione, al funzionamento, fino a giungere alla sua cessazione.

Cosa succede quando l’azienda entra in crisi?


Può accadere che, ad un certo punto della sua vita, l’impresa entri in crisi e che, a tale crisi, segua la cessazione dell’attività da parte dell’imprenditore.

In alcuni casi l’azienda continua ad esistere, ma in capo ad un nuovo soggetto. Questo accade mediante operazioni quali la cessione, la trasformazione, la fusione o la scissione.

In altri casi invece smette di funzionare, in seguito alla liquidazione dell’azienda.

L’ultimo atto dell’azienda: la liquidazione


Una liquidazione può essere volontaria, quando avviene su iniziativa dello stesso imprenditore o dei soci, oppure forzata, quando viene assoggettata alle cosiddette procedure concorsuali. Ne sono esempi la liquidazione coatta amministrativa o il fallimento.

In arrivo la riforma della legge fallimentare


A breve dovrebbe vedere la luce la riforma della legge fallimentare. Speriamo che grazie ai “sistemi di allerta” e alle novità in essa contenute, gli imprenditori siano messi nelle condizioni di poter avviare procedure di ristrutturazione, prima che la crisi della loro attività diventi insostenibile.

Halloween: la fine è un nuovo inizio!

 

Nell’augurare un buon Halloween a tutti, vi lascio parafrasando una bella canzone della cantante Giorgia, con l’augurio che, a seguito dell’eventuale cessazione di un‘attività, l’imprenditore non si focalizzi sul senso di colpa ma, a partire dall’esperienza pregressa, costruisca successi futuri.

Quando un’azienda muore
Fa male,

A metà tra il destino e casa mia

Arriverà la certezza che non è stata colpa mia

Non è stata colpa mia

Per chi vuole di seguito il link all’originale:
https://www.youtube.com/watch?v=VfrNs25rGcA

Photo by Beth Teutschmann on Unsplash
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