A partire dal prossimo 31 maggio ci saranno novità riguardo il nuovo certificato di revisione, documento che verrà rilasciato da tutti i centri autorizzati (Aci e Motorizzazione) una volta terminata la revisione.
L’obiettivo è quello di contrastare le le frodi di compravendita dei veicoli ed evitare truffe sui falsi chilometraggi, per mezzo dei quali vengono ridotti i chilometri riportati e, di conseguenza, aumentato il prezzo del veicolo.
Tale dato, nello specifico, verrà riportato nel nuovo certificato di revisione e sul “Documento Unico” consultabile sul Portale dell’Automobilista, unitamente al numero identificativo, la categoria e la targa del veicolo comprensiva della lettera del paese Ue di immatricolazione.
Una volta effettuati i controlli, i centri autorizzati inoltreranno i dati al Ministero dei Trasporti e alla Motorizzazione.
Ancora non sono state chiarite le tempistiche né sono state ancora indicate le sanzioni in caso di chilometraggio falsato.
Un altro cambiamento in tema di veicoli potrebbe arrivare a seguito di una proposta del ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Si tratta dell’importo del bollo dell’auto, le cui proposte si articolano in due direzioni: la prima, secondo cui l’importo potrebbe variare in base al tasso di inquinamento prodotto dal veicolo; la seconda si baserebbe invece sui chilometri percorsi.
A queste due opzioni se ne affianca una terza, tuttavia ancora niente di più di un’ipotesi, ovvero una tassa fissa che si basi sulla classe ecologica dell’auto, a cui si aggiunge la tariffa “a consumo”.
L’equazione quindi sarebbe: più inquini, più guidi, più paghi.
Sulla proposta si attendono aggiornamenti, ma naturalmente è destinata a far discutere.
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