“Buongiorno, è la guardia di finanza”

Marta Marando

“Buongiorno, è la guardia di finanza” – Il peggior Pesce d’Aprile per ogni contribuente potrebbe iniziare con questa frase.

Alcune volte però non è solo uno scherzo, gli accertamenti da parte della Guardia di Finanza fanno parte delle procedure di controllo del nostro ordinamento.

La Guardia di Finanza infatti è parte integrante delle forze di polizia, con la peculiarità di essere dipendente direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nello specifico la GdF si occupa di evasione fiscale, di riciclaggio e di contraffazione. Se si tratta di controlli in merito al rispetto delle norme igienico-sanitarie la competenza è del reparto NAS dei Carabinieri e delle ASL, mentre la Guardia di Finanza può accertare la regolarità di licenze ed autorizzazioni.

Ricapitolando: è il 1° Aprile, suonano al citofono e si presentano.

La prima reazione è quella di scappare, ma probabilmente l’unica vostra uscita è la loro unica entrata.

Quindi fate un bel respiro e state tranquilli, di fronte a voi avete persone che svolgono il loro lavoro come ogni giorno vi trovate di fronte alla cassiera, al signore allo sportello o al panettiere.

Oggi vi è capitato qualcuno che svolge le proprie mansioni e che in particolare dovrà svolgere tre attività di verifica: l ’accesso, la ricerca e l’ispezione documentale.

La Guardia di Finanza infatti ha il potere di accedere ai locali adibiti all’esercizio di attività d’impresa, artistica o professionale con il fine di esaminare le scritture contabili e rilevare direttamente i fatti di gestione che generano costi, ricavi ed elementi patrimoniali esposti nella dichiarazione dei redditi.

E’ indispensabile quindi tenere in modo ordinato i documenti e avere i vari libri aggiornati (libro giornale, libro inventari, registro cespiti oltre che i libri dei verbali di assemblea e dei CdA, ecc).

Il tutto può durare un giorno solamente o reiterarsi nel tempo, l’atto conclusivo delle operazioni di verifica sarà costituito dal “processo verbale di constatazione” (cd. “p.v.c.”) con il quale si formalizzata l’esito del controllo fiscale.

Bisognerebbe quindi cercare di superare il meccanismo fisiologico di reciproca diffidenza ed incontrarsi in una condizione regolata da principi di collaborazione tra le parti, caratterizzato dal reciproco rispetto, dalla conoscenza dei propri diritti e doveri nella consapevolezza che ognuno deve partecipare, con le proprie risorse, al regolare funzionamento delle varie attività.

Quindi, dimostrare collaborazione è il primo passo verso il 2 Aprile…giorno in cui (si spera) non riceverete altri scherzi!

Un saluto da Marta

Foto di Kranich17 da Pixabay

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