Tutti i giorni vengono stampati milioni di copie di documenti e si generano quindi quintali di rifiuti di toner.
Il toner è la polverina scura contenuta all’interno delle cartucce delle stampanti laser.
Questa polverina contiene delle particelle di metallo pesanti dannose per noi e per l’ambiente circostante.
Per poter vivere in un ambiente più sano, la soluzione è quella di imparare a smaltire correttamente le cartucce.
I toner possono essere smaltiti in diversi modi.
In primo luogo, si può decidere di portare il rifiuto da smaltire ad un’isola ecologica; in questi centri possono essere gettati tutti quei rifiuti che per dimensione o per varietà non possono essere buttati nei cassonetti, come per esempio: cassette per ortofrutta, rottami di ferro, pile e batterie di auto, lampadine a risparmio energetico e tubi al neon etc..
Si può anche richiedere un eco box, che è un contenitore che deve rigorosamente essere dotato di tappo e deve impedire che i liquidi e le polveri presenti sui nostri toner fuoriescano.
Ci sono sul mercato alcune aziende produttrici che ritirano il prodotto una volta consumato e lo rigenerano, questa potrebbe essere un’altra un’ottima alternativa.
Quali sono gli effetti positivi di uno smaltimento responsabile dei toner?
1. Dato che i toner contengono materiali metallici e plastici, un primo effetto è la diminuzione delle materie prime che estraiamo dal suolo; allo stesso tempo verrebbero ridotte le emissioni delle fabbriche che avviano i processi produttivi;
2. Alcuni componenti delle cartucce possono essere riciclati e quindi avremo nuovamente un risparmio di materie prime e una diminuzione della quantità di rifiuti;
3. Inoltre diminuirebbe il rischio di contaminare suolo ed acque, dal momento che i tempi della decomposizione sono quantificabili in migliaia di anni.
Gli aspetti positivi sono più che evidenti, basta iniziare a lavorarci su!