Nuove imposte – Legge di Bilancio 2020

Arriva l’imposta sulle bevande con zucchero aggiunto.

La nuova imposta si applica sulle bevande ottenute con l’aggiunta di edulcoranti e aventi un titolo alcolometrico inferiore o uguale a 1,2% o in volume ossia, in base ai riferimenti comunitari, si applica su:

  1. Succhi di frutta o di ortaggi e legumi, non fermentati, senza aggiunta di alcol.
  2. Acque, comprese le acque minerali e le acque gassate, con aggiunta di zucchero o di altri dolcificanti o di aromatizzanti, ed altre bevande non alcoliche.

L’imposta è pari a:
10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti.
0,25 euro per chilogrammo nel caso di prodotti predisposti a essere utilizzati previa diluizione.

Soggetti passivi sono:
il fabbricante all’atto della cessione, a consumatori nel territorio dello Stato o a ditte nazionali esercenti il commercio che ne effettuano la rivendita,
l’acquirente per i prodotti provenienti da Paesi appartenenti all’Unione europea;
l’importatore all’atto dell’importazione definitiva nel territorio dello Stato per le bevande importate da Paesi extra UE.

Entro agosto 2020, saranno stabilite le modalità di attuazione dell’imposta.

Imposta sulla plastica

Inserita inoltre l’imposta sulla plastica, anche detta imposta sul consumo di MACSI: manufatti in plastica con singolo impiego, che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari.

Esclusi i prodotti compostabili, i dispositivi medici e i contenitori per i medicinali e materiali riciclati.

L’imposta è pari a 0,45 euro per chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI medesimi e si paga sulla base di dichiarazioni trimestrali con possibilità di compensazione, e non è versata qualora l’importo dovuto sia inferiore o pari a 10 euro.

L’imposta sarà dovuta a decorrere dal primo giorno del secondo mese successivo alla pubblicazione di un provvedimento esplicativo che dovrà essere emanato entro maggio.

Viene inoltre previsto un credito di imposta alle imprese attive nel settore delle materie plastiche, pari al 10% delle spese sostenute, nell’anno 2020, per l’adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti biodegradabili e compostabili secondo lo standard EN 13432:2002.

Il credito d’imposta spetta nella misura massima di 20.000 € e può essere utilizzato solo in compensazione.

Photo by Kelly Sikkema on Unsplash

 

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