Di seguito vi riportiamo l’estratto della circolare dell’agenzia delle entrate che è uscita il giorno 13 aprile.
Purtroppo vi segnaliamo che le ritenute d’acconto (codice tributo 1040 e 1038) non sono state inserite nella proroga.
Essendo inoltre, molte, le variabili, vi consigliamo di valutare molto bene il vostro caso.
Nella tabella sotto riportata, estratta dalla circolare 9/e dell’ade, deve essere aggiunta un’ulteriore proroga per il solo mese di aprile. Questa vale solo per i settori maggiormente colpiti dall’emergenza epidemiologica (individuati dagli articoli 8, comma 1, del decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, e 61, comma 2, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18).
Per questi settori, non valgono infatti i nuovi parametri e la sospensione è prevista fino al 30 aprile 2020.
Il versamento però deve essere fatto o in unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o in massimo 5 rate mensili a partire dal mese di maggio 2020 e riguarda i versamenti delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria.
Non riguarda quindi iva e ritenute su autonomi e agenti.
Stesso discorso vale per le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le associazioni e le società sportive, professionistiche e dilettantistiche ma per loro la sospensione è fino al 31 maggio 2020, con ripresa dei versamenti entro il 30 giugno o mediante rateizzazione in 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di giugno 2020.
Si ricorda inoltre che sono stati prorogati al 16 aprile la tassa di vidimazione per le società di capitali e i versamenti di marzo di contribuenti non rientranti nella sospensione al 31 maggio, leggi qui:
Le imposte di bollo hanno subito inoltre anche loro un differimento ma solo in base all’importo del debito stesso, se l’hai perso leggi qui:
Per quanto riguarda gli avvisi dei debiti passati nulla c’è ancora di nuovo; se hai perso l’articolo precedente eccolo:
In riferimento a questo discorso siamo in attesa che il Parlamento converta il precedente decreto in legge e
in quella sede potremmo vedere delle inversioni di tendenza ma purtroppo ad oggi non risulta ancora nulla
di nuovo.