Il mondo della piccola e media imprenditoria è molto legato alla figura tradizionale dell’imprenditore, un “capo autoritario” che tutto sa, tutto decide e tutti comanda.
Questa figura però è molto lontana dal concetto di leader, che pensa in primis a motivare le persone che lavorano con lui e a guidare l’intera organizzazione nel raggiungimento degli obiettivi.
In questo articolo vediamo quindi come coniugare queste due idee così lontane tra loro, e scopriamo quali sono le caratteristiche che trasformano un imprenditore in un bravo leader per la sua impresa!
Che cosa fa oggi l’imprenditore?
Nella piccola e media impresa, di solito l’imprenditore non è solo il capo, ma si sente anche il “tuttofare” della sua azienda. Deve affrontare i problemi che si presentano quotidianamente, valutare spese e conti, monitorare la produzione, il servizio, la qualità, e inoltre preoccuparsi della competitività, dei concorrenti, e pure del fisco!
Eppure, questa tendenza al “controllo totalitario”, seppure offrendo una piccola sensazione di sicurezza, spesso può essere addirittura deleteria per l’azienda e la sua produttività.
Non delegando alcunché, l’imprenditore regge le redini della sua impresa, ma quante energie gli restano per farla crescere?
La leadership fa crescere l’impresa
Certo, è sempre necessario preoccuparsi delle questioni più “pratiche” e amministrative. Ma quando l’imprenditore usa tutto il suo tempo e le sue energie nel pianificare i costi, organizzare il lavoro, selezionare il personale, controllare i dipendenti e i conti, non si sta preoccupando del futuro della sua impresa, ma solo del presente. Perché un’impresa cresca non serve quindi solo la gestione dell’immediato, ma servono anche lungimiranza, nuovi progetti, personale motivato e produttivo, organizzazione e strategia.
Serve, insomma, un bravo leader!
Come si diventa un leader?
Qui da Oltre il Dato diciamo sempre che l’impresa è fatta di persone: se queste persone sono felici e motivate, è ovvio che lavoreranno meglio! Il primo compito del leader è quindi di prendere in considerazione la felicità e la motivazione delle persone che lavorano con lui, e che quindi contribuiscono direttamente al successo dell’attività.
Per essere un buon leader dovrai pensare ai tuoi dipendenti e collaboratori, offrendo loro ciò di cui hanno bisogno per dare il massimo per l’impresa. Vediamo tre punti chiave da cui puoi partire!
1. Stabilisci obiettivi ben definiti
Un bravo leader farà in modo, attraverso una comunicazione chiara e trasparente e un confronto aperto, che tutti in azienda sappiano esattamente cosa devono fare, perché lo stanno facendo e perché.
Ruoli, tempistiche, responsabilità, compiti e risultati attesi devono essere chiari a ognuno, così come l’importanza del lavoro di ciascuno nel raggiungimento del risultato finale. Con un obiettivo preciso e forte senso di appartenenza, la motivazione e l’impegno saliranno alle stelle.
Le risorse non saranno quindi più “dipendenti da controllare”, ma validi e fidati collaboratori che, lavorando in modo consapevole e preciso, potranno eseguire le funzioni a loro assegnate come e persino meglio di come avrebbe fatto l’imprenditore stesso.
In questo contesto, vedrai che delegare non sarà più così traumatico!
2. Sviluppa comunicazione ed empatia
Un imprenditore è prima di tutto una persona: a volte è necessario ricordarselo, vero?
Un bravo leader non teme di comportarsi come tale e “rivelare” il suo lato umano ai suoi dipendenti e collaboratori: costruire rapporti di fiducia duraturi e sinceri prevede una buona comunicazione, onesta ed efficace. Diventa quindi fondamentale conoscere e mettere in pratica empatia e tecniche di ascolto attivo, di cui abbiamo parlato in questo articolo: La comunicazione empatica per lavorare meglio.
L’empatia al lavoro ci aiuta a rendere familiare e piacevole l’ambiente aziendale, migliorando le relazioni e la comunicazione e, di conseguenza, anche la performance e la produttività di tutti. Anche la nostra!
3. Fai crescere le tue risorse
Il leader, come abbiamo visto, pensa in primis alle risorse primarie dell’azienda: le persone, e a come sostenerle, farle crescere e motivarle.
Per ottenere i risultati migliori per la tua impresa, devi mettere i tuoi dipendenti in condizione di raggiungerli. Domandati se hanno a disposizione le risorse necessarie per ottenere quello che ti aspetti da loro.
Prevedere formazione e piani di crescita offre ai tuoi dipendenti la possibilità di acquisire e affinare le competenze necessarie al loro ruolo. Contribuiranno inoltre a farli sentire maggiormente motivati e apprezzati, in quanto stai offrendo loro gli strumenti necessari per svolgere al meglio il loro lavoro, o magari per puntare a ricoprire nuove responsabilità e nuovi ruoli.
Il ruolo del leader nell’imprenditoria
Come abbiamo visto, il ruolo del leader non è “comandare le persone“, ma crescere e lavorare insieme a loro per raggiungere risultati eccezionali.
Con buona pace del capo supremo che tutto fa e tutto controlla, oggi l’imprenditore deve essere soprattutto un bravo leader. E quando un imprenditore riesce a essere un bravo leader, costruisce ogni giorno un pezzo del futuro per la sua impresa.
“Nessun uomo sarà mai un grande leader se vuole fare tutto da solo, o prendersi tutto il merito per averlo fatto.”
Andrew Carnegie
Desideri saperne di più su leadership, comunicazione e gestione del personale nell’imprenditoria?
Photo by Nick Fewings on Unsplash
