Skill per imprenditori: problem solving e decision making

Prendere decisioni importanti è all’ordine del giorno per ogni imprenditore.

Che si tratti di delineare una strategia operativa o di valutare nuove prospettive di business, la vita dell’imprenditore è scandita dall’analizzare e soppesare diverse opzioni e scenari, in modo da poter prendere le decisioni migliori per il presente e il futuro dell’impresa.

Proprio in questo contesto entrano in gioco due soft skill fondamentali per l’imprenditoria: il problem solving e il decision making.

Problem Solving e Decision Making sono soft skill diverse

Il problem solving è una skill molto richiesta (e molto vantata, talvolta anche a sproposito!) nei contesti lavorativi. Ha indubbiamente una forte rilevanza pratica, non solo nella vita professionale ma anche nella quotidianità: problem solving significa letteralmente “risoluzione dei problemi”.

A completare il problem solving, soprattutto quando parliamo di attività imprenditoriale, abbiamo la capacità di decision making, ovvero il saper prendere decisioni. Per questo possiamo considerare il decision making una qualità particolarmente desiderabile in chi detiene capacità (e responsabilità) decisionale.

Potrebbe apparire come una differenza sottile: eppure, anche se a volte vengono utilizzati come sinonimi, problem solving e decision making sono due skill differenti.

Le differenze tra problem solving e decision making

Come abbiamo evidenziato in apertura, problem solving e decision making sono capacità essenziali per chi, come gli imprenditori, deve prendere decisioni di continuo.

A prescindere dal settore di attività, la capacità di problem solving torna sempre utile nel momento in cui ci si trova davanti a un problema, inteso in senso ampio come il “divario” tra la situazione reale che abbiamo di fronte e la situazione che invece vorremmo ottenere. In questo momento di incertezza, grazie al problem solving possiamo ideare le possibili soluzioni al nostro problema. Attraverso il decision making possiamo poi decidere quale soluzione accogliere come la migliore possibile, una volta considerati tutti i fattori in gioco.

Riassumendo, se per problem solving intendiamo la capacità di identificare il problema e di individuarne possibili soluzioni, con decision making indichiamo la capacità di scegliere la soluzione da applicare.

Affinare il processo decisionale per la risoluzione dei problemi

Per la quotidianità di un imprenditore, quindi, il processo di decision making è il naturale passo successivo al problem solving.

Vediamo quindi qualche spunto per ottimizzare il processo decisionale e affinare le nostre capacità di problem solving e decision making.

Problem Solving: un metodo per affrontare i problemi

Il termine Problem Solving è piuttosto vago: indica semplicemente l’approccio che utilizziamo quando affrontiamo un problema. Come tutte le soft skill, quindi, anche il problem solving può essere appreso e affinato: possiamo di fatto considerarlo un metodo di risoluzione dei problemi.

Per ottimizzare le nostre risorse ed energie, dobbiamo considerare che i problemi da affrontare possono essere di diverso tipo, in particolare distinguiamo tra:

  • le difficoltà quotidiane, ovvero i problemi di routine che ci siamo probabilmente già trovati a risolvere in passato e su cui possiamo valutare di applicare soluzioni uguali o simili a quelle che hanno già avuto successo
  • gli imprevisti, ovvero i problemi inaspettati e le situazioni di impasse che sono in genere di maggiore difficoltà risolutiva, in quanto richiedono un approccio più creativo alla risoluzione, che presenta un maggiore grado di incertezza.

Sopratutto in quest’ultimo caso, è importante impostare un metodo di problem solving strutturato, che comprenda:

  1. analisi iniziale, che comprenda raccolta di dati e informazioni utili a identificare la problematica con chiarezza
  2. riflessione, in modo da formulare soluzioni che siano non solo possibili, ma anche quanto più possibile funzionali
  3. selezione dei criteri determinanti delle soluzioni prospettate, in modo da evidenziare le caratteristiche portanti di ognuna.

Applicando un metodo al processo di problem solving, anche il successivo passo del decision making risulterà facilitato.

Decision making: il processo per prendere la decisione finale

Idealmente, lo scopo del decision making è di prendere la decisione migliore, ma è importante considerare che ci sono molti elementi in gioco, come lo stile e l’inclinazione individuale di chi effettua la decisione, o anche semplicemente i diversi tipi di problemi possibili e le diverse risorse a disposizione per risolverli.

Per dare un’idea di processi del decision making abbiamo raccolto qualche approccio possibile: ognuno ha dei pro e dei contro, e può risultare più appropriato in determinate situazioni più che in altre:

  • Il prendere decisioni in modo sistematico, facendo riferimento alle norme o alle procedure definite in precedenza. Si tratta di un approccio che non richiede responsabilità e consente di risparmiare tempo e risorse, pur non garantendo sulla buona riuscita. Risulta poco adattabile ai singoli casi ed elimina ogni traccia di creatività dal decision making, rendendolo un processo statico.
  • Il prendere decisioni in base al rischio, che si fonda sulla raccolta di dati e informazioni e sulla base di quelli sceglie la soluzione con maggiore probabilità di riuscita, che comunque non ha garanzia di successo.
  • Il prendere decisioni in modo creativo, basandosi sulla propria creatività e inventiva, ideando soluzioni inaspettate e potenzialmente di successo, come no: si fonda sui dati ma li rivede in senso creativo, quindi può essere potenzialmente rischiosa in alcuni ambiti.
  • Il prendere decisioni “di pancia” o “a sentimento”: si tratta probabilmente del metodo più rischioso, in quanto non considera più di tanto le informazioni e i dati ma dipende dall’intuizione del singolo che, per quando esperto, deve confrontarsi con la realtà.

Problem solving e decision making sono soft skill indispensabili per gli imprenditori

Ogni imprenditore affronta quotidianamente situazioni complesse, dove non bastano le competenze tecniche ma occorrono anche le famose soft skill, ovvero le competenze trasversali e le capacità di relazione che definiscono il nostro modo di lavorare.

La capacità di analizzare e interpretare i problemi sviluppando possibili soluzioni, e di scegliere la via per risolvere questi problemi più adatta al momento e al contesto, sono quindi capacità indispensabili per l’imprenditore contemporaneo. Il decision making in particolare non serve solo a risolvere situazioni di difficoltà, ma anche semplicemente a scegliere in modo attento e consapevole tra più scenari o opzioni possibili, intraprendendo con sicurezza il percorso più adatto.

Si tratta di concetti semplici, che tuttavia possono fare la differenza per il futuro di un’impresa. Se desideri approfondire l’argomento delle soft skill per imprenditori, Oltre il Dato è pronto ad aiutarti.

Photo by Olav Ahrens Røtne on Unsplash

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