Locazioni brevi: da Settembre in vigore le nuove normative
Dal 1° settembre 2024, in Italia entrerà in vigore il CIN (Codice Identificativo Nazionale) per gli affitti brevi, come previsto dall’articolo 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145.
Il CIN ha lo scopo di tracciare su scala nazionale le locazioni turistiche inferiori a 30 giorni, con l’obiettivo di contrastare gli affitti abusivi e monitorarne la diffusione.
In sintesi, il CIN è un codice alfanumerico che deve essere richiesto da chi affitta un immobile per brevi periodi.
Questo codice dovrà essere esposto in ogni annuncio e, attraverso un apposito bollino, dovrà essere visibile anche all’esterno dell’edificio in cui è collocato l’immobile.
Come richiedere il CIN
Il CIN deve essere richiesto tramite l’iscrizione alla Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR), gestita dal Ministero del Turismo, accessibile al link qui (sito del ministero del Turismo).
Una volta effettuata l’iscrizione (l’accesso alla BDSR avviene tramite SPID o CIE), verrà visualizzato l’elenco delle strutture associate al proprio codice fiscale. Selezionando la struttura e compilando eventuali dati mancanti, sarà possibile ottenere il CIN.
La banca dati è a disposizione anche dei clienti, i quali potranno verificare l’autenticità del CIN del locatore attraverso la piattaforma.
Sanzioni
Il CIN è obbligatorio a partire dal 1° settembre 2024, ma i locatori avranno 60 giorni di tempo per adeguarsi, durante i quali non verranno emesse sanzioni.
Trascorso questo periodo, chi affitta un immobile per brevi periodi senza il CIN rischia una multa compresa tra 800 e 8.000 euro. Inoltre, chi non esporrà il CIN all’esterno dell’abitazione o negli annunci rischierà sanzioni comprese tra 500 e 5.000 euro.
Chi deve richiedere ed esporre il CIN?
Il CIN è obbligatorio per tutti coloro che gestiscono affitti brevi in Italia:
- Proprietari di immobili per affitti brevi
Chiunque affitti una casa, un appartamento o un immobile per brevi periodi. - Gestori di strutture ricettive extra-alberghiere
Esempi: case vacanze, B&B, agriturismi o affittacamere. - Intermediari e agenzie di locazione
Agenzie o intermediari che gestiscono immobili destinati agli affitti brevi per conto dei proprietari. - Piattaforme online di prenotazione
Piattaforme come Airbnb e Booking saranno obbligate a richiedere l’inserimento del CIN da parte dei locatori nei rispettivi annunci.
L’introduzione del CIN rappresenta un passo importante verso una maggiore regolamentazione e trasparenza nel settore degli affitti brevi in Italia.
Per chi opera in questo ambito, è fondamentale adeguarsi rapidamente a questa nuova normativa per evitare sanzioni e garantire il rispetto delle nuove regole.