Il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali

Stefano Barreri - Mediazione con gli Enti

Dopo un lungo dibattito parlamentare, anche la cosiddetta misura del “saldo e stralcio” delle cartelle esattoriali, è finalmente una delle possibilità a disposizione dei contribuenti, per fare la pace con il fisco.

La Legge di bilancio ha introdotto, per le persone fisiche, che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica la possibilità di ottenere una riduzione delle somme dovute, per alcune tipologie di debiti riferiti a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
 

Con il saldo e stralcio sarà consentito mettersi in regola con il fisco, pagando solo una parte dei propri debiti di natura fiscale o previdenziale, a condizione che l’indicatore della situazione economica del proprio nucleo familiare (ISEE) non sia superiore ad 20 mila euro.

 
In particolare, la norma prevede il pagamento del:
16% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE fino a 8.500 euro;
20% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE da 8.500,01 a 12.500 euro;
35% delle somme dovute a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo con ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro.

 

Pertanto, per chi fosse in possesso del suddetto requisito l’adesione al “saldo e stralcio” appare decisamente conveniente, tenendo conto che occorrerà farlo entro il 30 aprile 2019 e che si potrà scegliere se effettuare il pagamento di quanto dovuto in un’unica soluzione, entro il 30 novembre 2019, oppure in 5 rate con ultima scadenza il 31 luglio 2021.


In caso di mancato accoglimento della domanda di “saldo e stralcio” da parte dell’Agenzia delle Riscossioni è inoltre prevista l’automatica inclusione nei benefici della “Rottamazione-ter” consentendo così ai contribuenti di definire in ogni caso in maniera agevolata i propri debiti.
 
 
Un saluto da Stefano
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