Fisco facciamo la pace?

Stefano Barreri - Mediazione con gli Enti

Nell’ultimo periodo abbiamo sentito spesso parlare della pace fiscale, sono state fatte molteplici dichiarazioni dai vari ministri, con l’unico risultato di generare una gran confusione e spesso la convinzione da parte dei contribuenti di non versare gli importi contestati dai vari enti creditori per ottenere futuri sconti fiscali.


Finalmente lunedì scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge e chiarito il contenuto della “pace fiscale” che sarà subito avviata e che riguarderà solo coloro che hanno presentato le dichiarazioni dei redditi.

Ma quali sono le principali possibilità previste per mettersi in regola con il fisco?
Il decreto prevede 4 misure agevolative per i contribuenti con le quali mettersi in regola che è bene iniziare a conoscere e che nei prossimi giorni verranno meglio definite:

– LO STRALCIO DEI DEBITI FINO 1000 euro con cui si prevede la cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che va dal 2000 al 2010 di importo residuo fino a 1000 euro.

– LA ROTTAMAZIONE TER con la quale si prevede, per chi aveva già beneficiato della rottamazione bis e ha versato almeno una rata, la possibilità di ridefinire il proprio debito con il fisco (relativo al periodo tra il 2000 e il 2017).
Il tutto a condizioni agevolate, tra cui:
– l’esclusione dal pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora,
– la possibilità di rateizzare il pagamento (massimo 10 rate consecutive di pari importo) in 5 anni,
– pagando un interesse ridotto del 2% l’anno
– compensare i debiti con il fisco con i crediti nei confronti della pubblica amministrazione.

– LA DEFINIZIONE AGEVOLATA con la quale sono previste varie ipotesi di definizione agevolata delle controversie tra i contribuenti e il fisco, con degli sconti che potranno arrivare fino all’80% e pagamenti dilazionati fino a 5 anni per gli importi superiori a 1000 euro.

– LA DICHIARAZIONE INTEGRATIVA con cui si potranno dichiarare redditi omessi nei 4 anni d’imposta precedenti fino all’anno 2016, nel limite del 30% in più rispetto alle somme dichiarate nell’anno precedente.
Avrà comunque un tetto di 100.000 euro all’anno, applicando un’aliquota fissa del 20% ai maggiori importi fatti emergere.

Sicuramente le misure sopra elencate sono da accogliere con favore nella speranza che possano essere d’aiuto per quei contribuenti che hanno correttamente dichiarato i propri redditi, ma che si sono trovati in difficoltà nel versare le imposte dovute.

Ovviamente rimango a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.

A presto! Stefano 

Photo by Ion Sirbu on Unsplash

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