Vediamo insieme le novità fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio, dal Decreto Cura Italia e Decreto Rilancio che diventeranno effettive dal 1° di Luglio.
Limite pagamenti in contanti (Legge di Bilancio 124/2019)
La legge di bilancio del 2020 aveva portato con sé alcuni cambiamenti importanti tra cui la riduzione del limite massimo per effettuare pagamenti in contanti; vi riportiamo la tabella riassuntiva:
Data | Limite massimo |
Fino al 30 giugno 2020 | Pagamenti fino a 2999,99 euro |
Dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2022 | Pagamenti fino a 1999,99 euro |
Dal 1° gennaio 2022 | Pagamenti fino a 999,99 euro |
A cosa si riferisce questo limite e quando dobbiamo fare attenzione?
Solo quando paghiamo i fornitori (come utenze, idraulico…)?
Se parliamo di:
Tipologia | Obbligo limite |
Donazioni | si |
Stipendi dipendenti | Solo pagamenti tracciabili anche sotto tale soglia (legge di bilancio 2018) |
Prelievi e versamenti | No perché non si configura come trasferimento tra soggetti diversi (anche se noi lo sconsigliamo, se è possibile) |
Bonus in busta paga (Decreto Cura Italia)
A partire dal 1° luglio quello che oggi chiamiamo Bonus Renzi, verrà sostituito; nuovi limiti di reddito e nuovi valori di bonus, vi riportiamo una tabella riassuntiva:
Importo bonus | Limite di reddito | Tipologia di bonus |
100 euro | Tra 8.174 e 28.000 euro | Credito d’imposta con valore fisso |
Da 80 a 0 euro | Tra 28.001 e 40.000 euro | Detrazione d’imposta proporzionata al reddito |
Ecobonus 110% (Decreto Rilancio)
Dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 alcuni lavori condominiali o ville unifamiliari che hanno come obiettivo il miglioramento della classe energetica o la riduzione del rischio sismico si potranno detrarre al 110% in 5 rate.
Lo stesso credito potrà essere ceduto a soggetto terzo (come la banca) o scontato in fattura; in questi casi però attenzione perché servirà il visto di conformità alla documentazione che attesta il diritto alla detrazione. Questo visto sarà da richiedere a un professionista quale ad esempio un commercialista.
Nel caso possa essere di vostro interesse, vi consigliamo di confrontarvi, prima di fare qualunque spesa, con un tecnico del settore (architetto, geometra…) per poter verificare con loro la fattibilità e la convenienza stessa dell’intervento.
Bonus vacanze (Decreto Rilancio)
Vi riportiamo il link con riferimento all’articolo:
https://www.oltreildato.it/2020/06/22/bonus-vacanze-famiglie-decreto-rilancio-2/
Bonus Pos (Legge di Bilancio 124/2019)
A partire dal 1° luglio 2020 nascerà la possibilità di usufruire di un credito d’imposta pari al 30% sui costi sostenuti sulle transazioni tracciabili cioè quelle avvenute tramite carte di credito, carte di debito e altri pagamenti elettronici.
- Chi può beneficiare del credito d’imposta?
Tutti gli esercenti attività di impresa, arte o professione che nell’anno precedente hanno realizzato ricavi o compensi fino a 400 mila euro. - A quanto ammonta il credito d’imposta?
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di credito, di debito o prepagate emesse da operatori finanziari. - Quali sono le condizioni e le modalità di fruizione del credito d’imposta?
Il credito d’imposta è riconosciuto per le commissioni dovute in relazione a cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti di consumatori finali dal 1° luglio 2020.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24 a decorrere dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa. - Come si può ottenere il credito d’imposta?
Occorrerà inviare una comunicazione utilizzando il software dell’Agenzia delle Entrate in cui si andrà ad indicare il numero delle operazioni effettuate nel periodo di riferimento e gli importi delle commissioni e dei costi fissi addebitati. - Dove deve essere indicato?
Il credito d’imposta dev’essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di maturazione del credito, nonché nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.
L’art. 23 del D.L. n. 124/2019, prevedeva l’introduzione di sanzioni, sempre a partire dal 1° luglio 2020, qualora gli operatori non avessero accettato pagamenti mediante POS.
In particolare, erano previste sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat da parte di commercianti e professionisti, a prescindere dall’importo: la sanzione era stata stabilita per un importo pari a 30 euro, alla quale si doveva, poi, aggiungere una percentuale del 4% sul valore della transazione.
Attenzione però che a seguito della conversione in legge del D.L. n. 124/2019 l’art.23 è stato totalmente abrogato e perciò non vi saranno sanzioni per coloro che dal 1° luglio 2020 non accetteranno pagamenti elettronici tramite Pos.